MITI

Gio ha scritto:

Tarlo ha scritto:

Gio ha scritto:

OT
è stato un pallone d'oro...e un grande calciatore
...la fede calcistica è un'altra cosa...

Gio ha scritto:

Tarlo ha scritto:

Gio ha scritto:

OT
è stato un pallone d'oro...e un grande calciatore
...la fede calcistica è un'altra cosa...

OT Campione sì, ma non mito... i miti del calcio hanno fatto ben tutt'altre cose

OT
chi è stato a Barcellona in questi ultimi anni capisce perchè lui è un mito...
FINE OT

Gio ha scritto:OT
chi è stato a Barcellona in questi ultimi anni capisce perchè lui è un mito...
FINE OT

OT pochi anni di campione non fanno un mito.... ripeto, campione sì ma non mito... o non acnora

Tarlo ha scritto:

Gio ha scritto:OT
chi è stato a Barcellona in questi ultimi anni capisce perchè lui è un mito...
FINE OT

OT pochi anni di campione non fanno un mito.... ripeto, campione sì ma non mito... o non acnora

OT
non solo calcisticamente...cmq bisogna essere stati là per capire che Barcellona era letteralmente tappezzata con gigantografie ovunque di lui...oltre che al museo...
cmq ognuno la pensa come vuole...

Gio ha scritto:

Tarlo ha scritto:

Gio ha scritto:OT
chi è stato a Barcellona in questi ultimi anni capisce perchè lui è un mito...
FINE OT

OT pochi anni di campione non fanno un mito.... ripeto, campione sì ma non mito... o non acnora

OT
non solo calcisticamente...cmq bisogna essere stati là per capire che Barcellona era letteralmente tappezzata con gigantografie ovunque di lui...oltre che al museo...
cmq ognuno la pensa come vuole...

OT indubbiamente, ma se fai dei paragoni con i veri miti del calcio, capiresti perchè non è ancora mito... il discorso però rimane soggettivo

Tarlo ha scritto:

Gio ha scritto:

Tarlo ha scritto:

Gio ha scritto:OT
chi è stato a Barcellona in questi ultimi anni capisce perchè lui è un mito...
FINE OT

OT pochi anni di campione non fanno un mito.... ripeto, campione sì ma non mito... o non acnora

OT
non solo calcisticamente...cmq bisogna essere stati là per capire che Barcellona era letteralmente tappezzata con gigantografie ovunque di lui...oltre che al museo...
cmq ognuno la pensa come vuole...

OT indubbiamente, ma se fai dei paragoni con i veri miti del calcio, capiresti perchè non è ancora mito... il discorso però rimane soggettivo

OT
infatti parlavo del personaggio, non solo del calciatore (che è un campione)...
cmq rimane davvero tutto soggettivo...
FINE

Per chi è appassionato come me di Opere Liriche...beh lui è certamente un mitico compositore

Giuseppe Verdi

Tarlo ha scritto:

Gio ha scritto:

Tarlo ha scritto:

Gio ha scritto:

OT
è stato un pallone d'oro...e un grande calciatore
...la fede calcistica è un'altra cosa...

OT Campione sì, ma non mito... i miti del calcio hanno fatto ben tutt'altre cose

OT
Quoto il fratellone...
Di sicuro grandissimo campione ma nn un mito...

Gio ha scritto:PACO DE LUCìA

Quoto

Huio ha scritto:

Gio ha scritto:PACO DE LUCìA

Quoto

OT
che mano divine, che musicalità pazzesca

pota non ho ancora postato lui...È il secondo tennista della storia dopo Justine Henin al quale sia stato dedicato un asteroide. Attualmente detiene un record incredibile: nei 34 match disputati al meglio dei 5 set sulla terra, li ha vinti tutti. Ha eguagliato il record storico di Björn Borg...e qui mi fermo o diventa troppo...
MR RAFA NADAL

MARC ANTHONY!!!

Consu ha scritto:MARC ANTHONY!!!

OT
ci avrei giurato...

Ciao Mino.... RIP

JOE CUBA
scomparso il mese scorso...un mito della musica latina

Nuovo Record per Federica

è stato tra noi proprio lo scorso sabato: un big a New York e nel panorama del mambo on 2.......... Mr NELSON FLORES

Probabilmente lo ho già postato però concedetemelo un'altra volta...il RE assoluto del tennis su terra (ma a quanto pare anche sulle superfici veloci)...

"Vi racconto l'ultimo Mercury"
Peter Freestone: così visse e morì

E' stato vicino a lui fino all'ultimo respiro, quando l'Aids gli ha portato via Freddie Mercury il 24 novembre 1991. Peter Freestone è stato amico, infermiere, autista e cuoco personale dell'artista negli ultimi 12 anni della vita. In una intervista esclusiva a Panorama ha raccontato di come il cantante "finchè ha potuto, la vita l'ha presa a morsi. Non rientrava mai prima delle 5. Adorava i gay bar, ogni tanto si faceva di cocaina".

Freestone racconta anche gli ultimi momenti di vita della rockstar, come l'ha visto e come se n'è andato: "Ho fissato il suo petto immobile, senza respiro, e ho capito che Freddie Mercury aveva detto basta, che il calvario era finito".

Prima di quella fine, Freddie aveva sempre vissuto una vita alla grande. E' ancora Freestone che racconta che Mercury "non rientrava mai prima delle 5. Adorava i gay bar, ogni tanto si faceva di cocaina, fumava sigarette e, quando c'era da bere vodka, non si tirava indietro. Sebbene non fosse esattamente un salutista, aveva un fisico perfertto". E senza fare mai un minuto di ginnastica.

Era stato un duro colpo, per lui, sapere della malattia. "Quello che mi fa soffrire tremendamente è che l'Aids mi impedirà di tirar fuori tutta la musica che ho dentro", gli aveva confidato l'artista. Soffriva profondamente, Freddie, all'idea di dover abbandonare per sempre gli stadi piani, la folla delirante, il successo che suscitava con la sua voce, le sue canzoni, la sua musica. All'idea di dover morire prima di "aver espresso tutta la sua arte".

E ricorda tutto ancora come fosse ieri, il suo amico Freddie, e rievoca gli ultimi anni della vita del suo grande amico con la commozione di un innamorato. "Lui era il mio mondo - dice -. Sono venuto in Italia in questi giorni per cucinare i piatti preferiti di Freddie ad alcuni suoi fan e per assistere al concerto della Merqury Band, un gruppo che suona le canzoni dei Queen".

Descrive il cantante come uno "che, finchè ha potuto, la vita l'ha presa a morsi". Ma poi ripercorre anche i momenti della caduta, giorno dopo giorno, verso la fine ineluttabile. E dice di quando gli aveva messo in mano un sacco di sterline per comprare un quadro a cui teneva da Christie's, non riusciva neanche più a scendere le scale. Peeter l'ha dovuto prendere in braccio per portarlo in soggiorno a guardarlo. "Per fortuna gli occhi funzionano ancora", aveva detto davanti al dipinto.

L'amico racconta come la rockstar se n'è andata, un pezzettino ogni giorno, fino all'addio finale, negli ultimi momenti di vita, in cui aveva abbandonato le cure, limitandosi solo agli antidolorifici. "Ero lì, di fianco al suo letto, quando iniziò a fissarmi. Prese fiato come se stesse per fare un lungo discorso, sollevò la testa sul cuscino e con le ultime forze che gli rimanevano mi disse: 'Peter, grazie di tutto'".